Di Domenico Gallo
L’evoluzione dei costumi e delle tecniche sportive porta all’introduzione nelle olimpiadi di sempre nuove discipline sportive, come Breaking, la prima danza sportiva olimpica che ha debuttato a Parigi nel 2024. Nel mondo distopico nel quale stiamo vivendo c’è la possibilità che venga introdotta una nuova disciplina sportiva nella quale si stanno allenando i valorosi atleti dell’IDF a Gaza: il tiro all’affamato. Il giornale israeliano Haaretz ha pubblicato un’inchiesta sulle modalità di distribuzione del cibo nei centri gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Alcuni soldati hanno dichiarato di aver ricevuto l’ordine di sparare sui civili disarmati vicino ai centri di distribuzione degli aiuti, sia prima che dopo l’apertura ufficiale, per “allontanarli” o “disperderli”. Si sa che quando si vuole distribuire del cibo ad una folla di affamati, la gente si accalca, si accapiglia per contendersi un pezzo di pane, diventa tumultuosa. Primo Levi in Sommersi e Salvati racconta una scena avvenuta durante il trasporto dei prigionieri su un carro bestiame, dopo l’evacuazione di Auschwitz (gennaio 1945). Il convoglio viaggiava verso nord, sotto i bombardamenti e il gelo.
“Alcuni contadini, per compassione o per scherno, gettarono nei vagoni del pane. Ne scaturì una rissa: una lotta animalesca tra uomini scheletrici e disperati per un pezzo di pane. Ci si colpiva, ci si strappava il cibo di bocca, ci si uccideva quasi.”
Non sembra dissimile la condizione degli uomini e delle donne palestinesi rinchiusi nel ghetto di Gaza e costretti a vedere i loro figli devastati dalla fame. Organizzare un’ora di distribuzione del cibo di fronte a folle sterminate di affamati non dev’essere facile. Per fortuna c’è un metodo infallibile per riportare l’ordine: il tiro all’affamato. Un soldato ha raccontato:
“Apriamo il fuoco la mattina presto se qualcuno cerca di mettersi in fila a qualche centinaio di metri di distanza…”
Il risultato di questo gioco, denominato “operation salted fish” è stato di 549 affamati uccisi e 4.066 feriti in un solo mese in occasione della distribuzione del cibo. Quando il tiro all’affamato diventerà una disciplina olimpica, la squadra di Israele trionferà su chiunque altro.
Da “Articolo 21” – 30 Giugno 2025

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