SOLIDARIETA’ AD ANGELO D’ORSI

di Claudio Grassi

Per la seconda volta una iniziativa organizzata da Angelo d’Orsi per denunciare la censura e la disinformazione nei confronti della guerra è stata proibita.

Un evento importantissimo con presenze autorevoli come Alessandro Barbero, Marco Travaglio, Elena Basile, Alessandro Di Battista, Moni Ovadia, Marc Innaro e molti altri è stato annullato.

Con motivazioni assolutamente risibili, i gestori del Teatro, che era stato regolarmente richiesto e che era stato altrettanto regolarmente concesso, hanno disdetto la autorizzazione per realizzare l’evento

È evidente che tutto questo avviene perché si vuole impedire che cresca nel nostro Paese una posizione opposta a quella che ci propinano le televisioni e quasi tutti i giornali, sulla guerra e le sue cause

Più diventano evidenti le bugie e i doppi standard che hanno utilizzato in questi anni per far crescere un clima di guerra, più cercano di tappare la bocca a chi la pensa diversamente

Ma non ci riusciranno.

Si moltiplicano in tutta Italia le iniziative contro la guerra, così come si moltiplicano le pubblicazioni, gli articoli che smascherano le motivazioni del riarmo e contrastano clima di russofobia che cercano di diffondere nel Paese

Le voci che con coraggio si oppongono a questo clima, come quella di Angelo D’Orsi, a cui esprimiamo totale solidarietà, sono sempre più numerose e hanno sempre maggiore seguito

Disarma, che nasce proprio per contrastare tutto ciò, sosterrà tutte le iniziative che verranno fatte nei prossimi giorni in conseguenza di questo grave atto di censura

Nel mese di settembre, proprio su questo tema a Sesto Fiorentino, con la presenza di Angelo D’Orsi e molti di quelli che avrebbero dovuto partecipare alla iniziativa di Torino del 9 dicembre, organizzammo una serata contro la censura intitolata, appunto, SBAVAGLIAMOCI!

Continueremo in questa battaglia assieme ad Angelo D’Orsi e ai tanti che si oppongono alla guerra, alla censura, alla russofobia, al riarmo, al genocidio dei palestinesi

Continueremo in questi giorni in tutta Italia con la campagna DISARMA LA FINANZIARIA contro l’aumento delle spese militari