E A QUAL FINE? FORSE, SOPRATTUTTO, PER IMPORRE A TUTTI GLI EUROPEI UN NUOVO EUROPEISTICO “IMPERIUM”?
Interessanti e originali – specie per quanto riguarda l’ipotesi sulla strategia nascosta, per così dire, della dirigenza europea, finalizzata a un nuovo verticistico assetto della UE – queste riflessioni di Paolo Brutti che arrivano, nelle battute finali, a incrociare le ultime “novità”, cioè le esplosive dichiarazioni “interventiste”
dell’Ammiraglio della Nato Cavo Dragone…
di Paolo Brutti

Nella stampa di regime che domina l’informazione in tutti i paesi dell’Occidente europeo il termine Europa indica una formazione politica costituita dal gruppo dirigente della Ue e da quello dell’Inghilterra, integrato in modo coperto ai dem-con USA.
Lo userò con questo significato nel seguito.
Se l’accordo USA-Russia si concretizzasse sulla base del documento dei 28 punti proposto dal governo Usa, l’Europa non potrebbe accettarlo.
Ha già mosso tutte le pedine a sua disposizione per screditarlo e ha esercitato una forte pressione su Trump per farlo recedere.
È possibile che questo avvenga?
È una ipotesi molto improbabile, nonostante il suo indebolimento per la vicenda Epstein.
Il fronte MAGA vuole che gli USA si disimpegnino dalla guerra e dalla dissipazione di denaro del contribuente americano per arricchire la banda Zelenski.
Trump avrebbe tutto da guadagnare se decidesse o la pace o il disimpegno.
L’Europa non potrebbe accettare di guardare al progressivo sgretolamento dell’esercito ucraino sotto la crescente pressione russa.
Sarebbe la fine della sua forza politica e determinerebbe terremoti politici distruttivi in Germania, in Francia e in Inghilterra.
Cosa può salvare l’Europa, intesa nel significato iniziale?
Solo la guerra alla Russia, cioè armi per colpire in profondità il territorio della federazione, comperate negli USA, la gestione strategica di queste armi e soldati sul terreno per reintegrare le insufficienti forze ucraine.
E ha già scelto di mettersi su questa via.
I personaggi politici che si apprestano ad indossare la mimetica non sono tragici personaggi della fine di un mondo ma politici di secondo ordine che non hanno più nulla da perdere, insidiati dalla sconfitta politica inevitabile nei loro paesi dove sono ridotti a delle maschere.
La consapevolezza di questo stato di cose non esiste, anestetizzata da una descrizione tranquillizzante e sostanzialmente falsa della situazione militare e della scomposizione del cosiddetto Occidente.
Siamo oltre la scelta del riarmo, siamo alla scelta degli stivali sul terreno, sperando che l’inverno rallenti l’operazione speciale della Russia in Ucraina.
Non ci deve rassicurare la certezza della sconfitta dell’Europa e spingerci a attendere che il palazzo crolli sui suoi occupanti.
La guerra è lo stato di eccezione per eccellenza e la stessa minaccia della sconfitta potrebbe portare a decisioni che impediscano lo stesso dispiegarsi di movimenti di opposizione.
In un quadro come questo ha un senso discutere qui da noi su come comporre o non comporre un campo largo da opporre al centro destra?
Stanno per piovere bombe e noi ci allontaniamo a piccoli passi.
Quello che mi colpisce è che si stenti tanto a capire che le cose precipiteranno adesso, non domani.
La pace proposta da Trump sarà respinta dall’Europa perché non può fare altro.
Putin aumenterà la pressione e l’Europa ha deciso di impedirlo.
Quindi scenderà sul terreno con un cambiamento del modo di decidere che vale più di ogni riforma della Ue. Vogliono istituire una “dittatura” stile repubblica romana antica per arrivare all’”impero”.
Non gli interessano le dimensioni dell’impero, ma che sia il “loro impero”.
Perderanno l’Ucraina ma vinceranno l’Europa.
Questa è la loro strategia.
La Germania farà i cannoni, l’Inghilterra la finanza e la Francia l’atomica.
La democrazia è un lusso in guerra, soprattutto in una guerra “giusta”.
Questo succederà tra poco, prima delle elezioni del 2027.
Di questo bisognerebbe prendere coscienza.
Se, come dice Raniero La Valle, l’Europa – NATO meno USA – fosse pronta per una guerra alla Russia tra quattro o cinque anni, c’è qualcuno che può pensare che l’Ucraina possa resistere per tanto tempo alla pressione russa?
Quindi, se si vuole impedire la capitolazione ucraina, occorre mettere subito soldati europei sul fronte ucraino.
E sviluppare azioni di cui Cavo Dragone indica la possibilità immediata.
Non tutti i paesi europei aderiranno, ma il gruppo dirigente dell’Europa – cioè Commissione UE più Gran Bretagna, Germania e Francia, con il filo diretto con i dem-neocon USA – non si preoccupa di questo.
Farà i conti con gli altri, i recalcitranti, dopo l’affermazione dello stato di eccezione.
L’Europa non è fatta di stupidi incompetenti.
Sa benissimo che Putin vuole solo concludere bene l’operazione speciale.
Se l’Europa parla di guerra, è perché pensa che dalla guerra nascerà una “nuova Europa”, non una nuova Russia.
Il “cannone” europeo è rivolto contro noi europei, per ricondurci tutti nel “nuovo ovile”.
Fonte: pagina Facebook di Paolo Brutti, 2 dicembre 2025

0 commenti