di Stefano Fassina

GLI STATI CON DEBITO PUBBLICO ELEVATO COME L’ ITALIA POTRANNO RICORRERE AL “MES” PER FINANZIARE L’ACQUISTO DI ARMI (AMERICANE) DA REGALARE ALL’ UCRAINA (E AL SUO REGIME CORROTTO) PER LA GUERRA PERMANENTE CONTRO LA RUSSIA
COSÌ A PAGARE SARANNO ANCORA I LAVORATORI CON I TAGLI ALLA SPESA SOCIALE
QUESTO È IL MICIDIALE MECCANISMO CLASSISTA
DELLA UNIONE EUROPEA E DEL SUO CAPITALISMO DI GUERRA
DAI GOVERNI EUROPEI NESSUNA OPPOSIZIONE
MA NEPPURE DAI SOCIALISTI& DEMOCRATICI
(QUALE ALTERNATIVA ALLA DESTRA? MISTERO!)
Geniale von der Leyen!
Il MES per finanziare l’acquisto di armi Made in USA per l’Ucraina nella guerra permanente contro la Russia.
Sono urgenti altri 140 miliardi di euro per il biennio 2026-27.
Gli Stati a debito pubblico elevato non si preoccupino: potranno ricorrere al MES.
I maggiori debiti pubblici li pagheranno i lavoratori con i tagli al welfare, imposti attraverso le condizionalità insite nel suddetto Meccanismo.
Oramai è sfacciato il micidiale meccanismo classista dell’economia di guerra europea.
Ma non sarà questa la strada che alla fine verrà scelta dai governi europei: Lega e Fratelli d’Italia da noi, Macron in Francia, devono salvare la faccia, non possono ricorrere al MES.
Si farà finta che maggior debito pubblico non vi sarà perchè l’esborso sarà mascherato da prestito all’Ucraina, finanziato da eurobonds, garantito dagli asset russi custoditi da Euroclear in Belgio e da alcune banche centrali europee.
È un raggiro.
Una gigantesca fake news.
Per due ragioni evidenti. Prima ragione: l’Ucraina non sarà mai in condizione di ripagare la valanga di debiti accumulati e quelli previsti necessari a finanziare la ricostruzione. Seconda ragione: gli asset russi non potranno essere attinti in quanto, oltre a norme internazionali, vale un principio di realtà: i debiti di guerra li pagano, a volte, i vinti.
La Russia vinta in Ucraina non sarà.
È un fatto, non una valutazione filoputiniana. Per arrivare a negoziare la tregua e poi la pace con il Cremlino, il sequestro delle riserve russe rimarrà ovviamente fuori dal tavolo.
Quindi, alla fine saranno i debiti pubblici nazionali a farsi carico degli ulteriori 140 miliardi di euro “prestati” a Kiev.
I Governi europei e, ahimè, i partiti della famiglia socialista e democratica, anche quando sono all’opposizione, continuano a non volersi assumere le responsabilità politiche della scelte compiute e ribadite.
PS. Domanda ai socialisti e ai democratici: ma quale alternativa alla destra vuoi costruire lungo tale asse condiviso?
Fonte: pagina Facebook di Stefano Fassina, martedì 18 novembre 2025

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