Nov 14, 2025 | Articoli, In evidenza

BRUXELLES VARA LO “SCUDO DEMOCRATICO”: CENSURA ANTI-RUSSA E NUOVA INTELLIGENCE EUROPEA

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La Commissione europea presenta oggi lo “Scudo europeo per la democrazia”, un’iniziativa che punta a contrastare la disinformazione e le cosiddette interferenze ibride, in particolare quelle attribuite alla Russia.
Nelle premesse si parla di una battaglia d’influenza, di “narrazioni ingannevoli” e di una minaccia che penetrerebbe “nel tessuto delle nostre società”.

Eppure, proprio questa premessa rivela il cortocircuito dell’intero impianto: si individua un’unica direzione del pericolo e un solo nemico narrativo, mentre si tace sulle molteplici forme di manipolazione che agiscono dentro i confini di un Occidente in costante allerta contro i presunti barbari che assediano le sue porte.

La proposta prevede la creazione di un Centro europeo per la resilienza democratica, una rete di fact-checking “indipendente” e un nuovo organismo di intelligence comunitario. Ma i dettagli operativi restano vaghi.
Chi deciderà cosa è vero e cosa è falso? Con quali strumenti, e sotto quale controllo democratico, oltre quelli già felicemente attivati da Ursula von der Pfizer?

Siamo davvero sicuri che basti, ancora una volta, invertire il senso delle parole? Chiamare “lotta alla disinformazione” la pratica della censura più sottile, e “scudo della democrazia” l’esclusione delle forze politiche meno allineate alle fedeltà geopolitiche e geoeconomiche del momento?

Nel frattempo, i terminali italiani di questa operazione ne rappresentano le punte più zelanti. E mentre Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa contro la guerra ibrida, di ibrido, qui, non c’è la guerra: c’è solo la miscela perfetta di tragedia, propaganda e farsa.

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