Ott 28, 2025 | Articoli

UNIONE EUROPEA: L’AUTOLESIONISMO CONTINUA, NELL’INTERESSE DEGLI USA, CONTRO GLI INTERESSI EUROPEI (E ITALIANI)

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Ancora a proposito di suicidi europei, e italiani.

L’Unione europea ha adottato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia che riguarda, in larga misura, le importazioni di gas russo.

E’ utile chiarire cosa prevedono nello specifico. La proibizione si applicherà entro 6 mesi ai contratti GNL a breve termine e a partire da gennaio 2027 per quelli a lungo termine.

Inoltre, si inasprisce il divieto di transazione esistente nei confronti di due importanti produttori di petrolio statali russi, Rosneft e Gazprom Neft, eliminando le ultime esenzioni rimaste. il Consiglio europeo poi ha adottato misure sanzionatorie nei confronti di operatori di paesi terzi che alimentano i flussi di entrate della Russia, comprese due raffinerie e un operatore petrolifero in Cina che sono importanti acquirenti di greggio russo.

Viene inoltre imposto il divieto di importare nel blocco una variante del gas di petrolio liquefatto (GPL), oggi utilizzata per aggirare le precedenti restrizioni sul GNL.

In sintesi gli europei chiudono ogni legame con l’energia russa, quella che costava meno, e si apprestano a dipendere per circa il 30% del totale delle proprie importazioni di gas dal Gas liquido naturale prodotto dagli Stati Uniti, come noto decisamente molto costoso e dai prezzi instabili.

Tale dipendenza europea è accentuata dalla decisione dell’amministrazione Trump di introdurre sanzioni contro le due compagnie russe Rosneft e Lukoil, quest’ultima legata a molti gruppi energetici europei. In altre parole, le misure prese dall’Ue e quelle introdotte dall’ “alleato Trump”, significheranno per le imprese italiane la necessità di pagare l’energia dal 360 al 400% in più rispetto a quelle americane.

Una differenza che, vale la pena ricordare, è resa ancora maggiore dall’ultima Legge di bilancio che prevede un maggior onere in termini di accise di oltre 2 miliardi di euro in tre anni.

Un’ultima considerazione. La commissaria che sta trattando la questione energetica è Maria Luís Albuquerque, già ministra del Portogallo, artefice dei piani imposti dall’Fmi, ma soprattutto membro del board di Arrod Global Group, una società di proprietà del fondo inglese TDR Capital che gestisce i risparmi di alcuni grandi fondi pensione americani.

Viva l’Europa!

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