di Lavinia Marchetti

IL COPIONE DELLA ROTTURA DELLE TREGUE ORMAI HA DECENNI. SEMPRE LO STESSO. E FUNZIONA SEMPRE PERCHE’ CI SI DIMENTICA RAPIDAMENTE DEL PRECEDENTE.
Voglio ricordare solo le più recenti interruzioni di tregue.
Giugno 2008: una tregua mediata dall’Egitto con impegni su valichi e fuoco di artiglieria; il 4 novembre incursione israeliana dentro Gaza contro il solito tunnel, miliziani uccisi, intesa che si sfalda. A dicembre inizia Piombo Fuso: un massacro totale.
Agosto 2014: pausa umanitaria concordata a Rafah; dopo la cattura di Hadar Goldin viene attivata la dottrina Hannibal; colpi a largo raggio durante la finestra di cessazione del fuoco.
Maggio 2021: cessate il fuoco mediato dal Cairo dopo undici giorni di guerra; a giugno riprendono i raid in risposta ai lanci di palloni incendiari.
Dal 1993 gli Accordi di Oslo introducono Autorità Palestinese e cooperazione di sicurezza, in realtà in nome della sicurezza viene creata quella che Pappé definisce la più grande prigione a cielo aperto della terra: calichi a singhiozzo, crescita dell’occupazione civile e militare, incarcerazioni senza accuse. Il gioco sembra tutto a favore di Israele…
Le Emergency Regulations del 1945, eredità del Mandato britannico, restano operative nei Territori in regime di occupazione, anche quando i comunicati annunciano tregua.
Arriviamo a ieri 19 ottobre 2025: scontri a Rafah lungo la rotta degli aiuti, due militari israeliani uccisi da missili anticarro, succede sempre qualcosa che giustifichi la ripresa dei massacri. E’ storia eh. Verrebbe quasi da dire che alcune sezioni di Hamas siano funzionali a Israele. Ma cosa vai a pensare, il Mossad non lo farebbe mai. Seguono raid aerei diffusi su Gaza e decine di morti civili in giornata. Nel pomeriggio sospensione degli ingressi umanitari, poi riaperture parziali legate alla restituzione dei corpi.
A Washington il presidente Trump definisce Hamas “piuttosto turbolento” e dice che “sarà gestita in modo adeguato. Con durezza, ma in modo adeguato”, l’adeguatezza americana perplime senz’altro i 3/4 di mondo da lei già bombardati. L’unica cosa certa è che la conta dei morti non è mai cessata, nonostante la “pace” (terrificante).
Fonte: pagina Facebook di Lavinia Marchetti, lunedì 20 ottobre 2025
0 commenti