Set 8, 2025 | Articoli

LE COSE IMPORTANTI E INTERESSANTI

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Ho partecipato ieri mattina 7 settembre alla tre giorni organizzata da Stefano Fassina in collaborazione con Il M5S. Dibattito molto interessante concluso da Giuseppe Conte.

Qui di seguito il mio intervento:

Ringrazio Stefano Fassina per l’invito ed esprimo grande apprezzamento per questa tre giorni organizzata assieme al M5S.

In un tempo in cui la politica è sempre più affidata ai leaders, allo slogan, all’immagine, organizzare momenti di approfondimento politico, di confronto con persone competenti, è un fatto assai positivo.

Disarma, Il Coraggio Della Pace, è una associazione nata nel settembre 2023, poichè chi l’ha costituita ha ritenuto importante porre il tema della lotta contro la guerra come centrale.

Ciò discendeva da una analisi della situazione internazionale che inquadrava la guerra russo/ucraina come un evento diverso dalle guerre, pur gravi, che si erano succedute dal crollo del muro di Berlino in poi.

La guerra russo/ucraina non riguardava solo i due paesi che ufficialmente erano e sono in guerra.

Si trattava e si tratta di una guerra degli USA di Biden (oggi del Deep State), della Gran Bretagna e della Nato, contro la Russia.

Una guerra iniziata formalmente con l’intervento militare russo del febbraio 2022, ma le cui cause vanno ricercate molto indietro nel tempo.

Si possono riassumere nella famosa frase di Papa Francesco sull’ “abbaiare della Nato alle porte della Russia”.

Una guerra pensata e preparata a lungo con l’obiettivo dichiarato di mettere in ginocchio la Russia e togliere di mezzo Putin.

Una guerra per colpire i Brics in un soggetto fondamentale, la Russia, per poi concentrarsi su una Cina rimasta sola.

Un tentativo di fermare con la guerra la crisi del mondo a modello unipolare guidato dagli USA.

Una guerra rispetto alla quale l’Unione europea, la Nato e la Gran Bretagna non hanno mai voluto cercare una soluzione, una mediazione per farla cessare.

Lo dimostrano le ripetute risoluzioni del Parlamento europeo dove si parla di vittoria, mai di trattativa.

E quando la vittoria deve avvenire sulla maggiore potenza nucleare del mondo è chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima.

In questo contesto è stata orchestrata, nell’Unione europea, tramite una martellante campagna mediatica, la costruzione del nemico.

Abbiamo un nemico: questo nemico è la Russia che ci vuole invadere ed è guidata da un orco (Macron) o da Hitler (Biden).

In questo contesto è chiaro che la guerra russo/ucraina, per come si sta svolgendo e per le ripercussioni mondiali che sta determinando, diventa un elemento sovraordinatore della politica.

Da essa non si può prescindere: infatti in questi tre anni ha già prodotto una grave crisi economica in Europa (Germania in primis) e determinato una scelta di riarmo colossale, mai vista dal dopoguerra.

Detto questo, nei mesi precedenti l’estate, nel nostro Paese, il movimento per la pace ha rialzato la testa.

Una nota di merito va riconosciuta al M5S che ha organizzato la prima grande manifestazione nazionale per la pace.

Era una esigenza talmente sentita che, pur essendo una manifestazione di partito, ha visto la partecipazione di una vasta fetta di popolo.

Subito dopo abbiamo avuta la imponente manifestazione contro il genocidio a Gaza e infine una altrettanto grande manifestazione contro il riarmo europeo.

Ora dobbiamo riprendere quel movimento.

In questi giorni ci riconosciamo e siamo al fianco della straordinaria impresa di Flotilla.

Stiamo all’erta, perché potrebbero succedere cose gravi e noi dobbiamo essere pronti, come hanno detto i portuali di Genova, a bloccare il Paese.

Sul genocidio palestinese in corso si consuma, agli occhi del mondo, qualsiasi credibilità del cosiddetto occidente.

19 sanzioni alla Russia 0 a Israele.

Un doppio standard clamoroso che seppellisce qualsiasi credibilità di questa Europa.

Quale credibilità può avere agli occhi del mondo una Europa la cui massima rappresentante della politica estera è arrivata a negare il contributo dato dalla Unione Sovietica e dalla Cina nella sconfitta del nazismo e del fascismo?

Che credibilità può avere, nell’altro lato del mondo, chi definisce Israele l’unica democrazia del Medio Oriente mentre questa attua un genocidio, pianifica una deportazione, uccide 300 giornalisti, usa la fame per sterminare un popolo?

L’altro lato del mondo, che di fronte a tutto ciò si riunisce, si organizza attraverso i Brics, chiede un mondo multipolare di pace.

Noi, anziché considerarli nemici, anziché attaccare chi ha partecipato, dovremmo aprire con loro rapporti e relazioni.

Così come dobbiamo ribadire che la Russia non è il nostro nemico: il nemico è la guerra.

L’Europa non è l’Unione europea, l’Europa va dall’Atlantico agli Urali.

Di tutto questo parleremo dal 25 al 28 settembre nella sesta edizione nazionale del Coraggio della Pace, che non casualmente abbiamo intitolato L’Altro Lato Del Mondo, alla quale vi invitiamo.

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