SONO SATELLITI USA, E’ COSÌ DA 80 ANNI, È IL CAPITALISMO, BELLEZZA …
di Pietro Bevilacqua

“Continuiamo a stupirci con angoscia e rabbia del silenzio e della connivenza con cui i governi d’Europa assistono e sostengono il genocidio a Gaza. Questo stupore rivela in realtà l’ inganno che tutte le generazioni occidentali succedutesi dal dopoguerra hanno subito ad opera della versione che della storia mondiale hanno fornito gli Americani. Abbiamo creduto alla lieta novella della diffusione della democrazia e della libertà da parte del nuovo impero succeduto a quello britannico. In realtà gli USA, che hanno sempre agito da impero intenzionato al dominio unico sul pianeta, hanno seguito la pratica del Doppio Stato: liberale all’interno, criminale all’esterno. Dal primo genocidio atomico del 1945 contro i civili di Hiroshima e Nagasaki (a guerra finita e già vinta dagli Alleati), ai massacri della popolazione palestinese dei nostri giorni, con le tonnellate di bombe inviate da Biden prima ancora che da Trump. In tutto questo lasso di tempo, ben 80 anni, gli USA hanno colpito o rovesciato governi legittimi e mosso guerre sanguinose in ogni angolo del mondo: in Iran (1953),Guatemala (1954), Cuba (1961) , Brasile (1964), Indonesia (1958, 1965),Vietnam (1965-75) , Laos, Cambogia, (1965-73), Cile (1973), Afghanistan (2001) e, insieme ai paesi della Nato o da soli, in Iraq (2003), Libia (2011), Siria (2011) e, per procura, in Ucraina.
Non ho menzionato la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
Di come hanno distrutto questo Stato pacifico e sovrano, peraltro non allineato a Mosca, dà conto il filmato cui potete accedere con questo link. Mancano varie altre questioni in questa intervista che vi propongo, ma il quadro della violenza con cui i paesi occidentali, a cominciare dalla Germania, hanno fatto a pezzi il diritto internazionale e l’umana giustizia, non potrebbe essere più chiaro e persuasivo. Dunque poco si comprende della bolla di menzogne costruita negli ultimi 80 anni dagli USA e dai satelliti europei, se non si riconosce la profonda, spietata (fino a essere sanguinaria) logica di affermazione degli interessi capitalistici che guida la politica estera americana. Nel 1989, poco prima della caduta del muro di Berlino, il premier federale jugoslavo Ante Markovic, convocato a Washington, tra le altre prescrizioni perché la Jugoslavia ricevesse i prestiti del FMI, dovette accettare quel che gli intimò il presidente Bush: <> (W.Blum, Il libro nero degli Stati Uniti, Fazi 2003, p. 587). Dopo la dissoluzione della Jugoslavia, Slovenia, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord, sono diventati tutti membri della Nato. Questo doveva essere il futuro della Federazione Russa, ridotta a un pulviscolo di staterelli, cui tendeva l’espansione dell’Alleanza Atlantica a Est. Il capitalismo occidentale avanza insieme alle armi da 500 anni, calpestando sovranità e diritti. E vorrebbe continuare a farlo raccontandoci le magnifiche sorti e progressive del futuro che ci attende.
Dunque oggi solo la ricerca storica non allineata può restituirci la verità del passato e una bussola per il presente. La sconfitta della Nato e degli USA in Ucraina è il passo decisivo per fare uscire il mondo dalla logica imperiale che lo ha tiranneggiato per tutta l’Età moderna, e aprire una prospettiva di pace e di equilibrio multilaterale nel governo del pianeta.”
Fonte: pagina Facebook di Pietro Bevilacqua
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