di Pina Fasciani

“Faremo dell’Ucraina un porcospino d’acciaio”: con questo spirito Ursula ha guidato la delegazione degli euroimbecilli da Trump. Uno spirito bellicista, coerente con la postura guerrafondaia di questa presuntuosa e folle Europa.
L’incontro doveva servire a preparare il terreno per proseguire il confronto aperto in Alaska. Ma evidentemente i “volenterosi” ritengono che il confronto, il negoziato con Putin non va bene, meglio le armi, perché la sconfitta deve essere militare. Il che sta a significare che l’Europa si prepara alla guerra.
La cosa stupefacente è che ci andranno senza il lasciapassare degli USA. Trump la vuole piantare con questa storia per dare un colpo a Biden e passare per uomo di pace.
Insomma per la prima volta l’Europa esprime autonomia, ma nel peggiore dei modi. I valori europei sono ben sotterrati nel letame delirante di questi leader.
Leader che rispolverano storie di cui vergognarsi, di cui scusarsi nei secoli dei secoli, come quella rispolverata da Stubb, presidente della Finlandia, il quale promette di replicare la loro postura filonazista, come fecero con Hitler, per guerreggiare con la Russia.
Questi leader che si preparano a comprare altri 100 miliardi di armi dagli USA (Trump gongola), che non si preoccupano di far precipitare l’Europa in una guerra insensata e persa in partenza, che ipotecano senza scampo il presente e il futuro del popolo europeo, stanno allevando, oltre alla fine della “civiltà” europea, la malapianta del nazismo. Ovvero stanno, un passo alla volta, coltivando una genia pericolosa, tipica di chi palesemente incapace di definire una strategia politica, si rifugia nella forza delle armi per avere ragione. Il sogno di Hitler.
Questa deriva è ben espressa dai vari Rutte, Stoltemberg, Stubb, Merz, Kallas e non ultimo Zeleskij ammanicato fino al collo con i banderisti.
Ciò che insomma sta venendo fuori è che non si sta facendo solo dell’Ucraina un “porcospino di acciaio”, ma si stanno impiantando gli aculei del porcospino in tutta Europa. Gli spuntoni gia’ si vedono.
Ciò dovrebbe allarmare, non certo la Meloni, a lei basta servire, ma chi dovrebbe avere le antenne alzate contro questi pericoli non difficili da intercettare dall’incontro di costoro con Trump.
Conte ne ha parlato ieri con un post chiaro, il PD tace, dichiarazioni zero.
Sarà che le ferie non sono finite da quelle parti. Il nuovo corso.

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