Lug 12, 2025 | Articoli

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https://www.brasildefato.com.br/2025/07/06/conselho-popular-propoe-aos-chefes-do-brics-criacao-de-big-tech-publica-de-paises-do-sul-global-leia-discurso-de-joao-pedro-stedile

In un pronunciamento finora inedito davanti ai capi di stato dei BRICS+, il leader popolare João Pedro Stedile ha difeso, domenica (06/07), a Rio de Janeiro, la necessità per i paesi del blocco di creare un grande comparto impresariale pubblico di tecnologie accessibile ai popoli del Sud del mondo. La proposta mira ad affrontare la dipendenza dalle piattaforme private che concentrano i dati, modellano le narrazioni e influenzano gli orientamenti politici nei paesi in via di sviluppo.

Il discorso è stato pronunciato a nome del Consiglio Civile dei Popoli dei BRICS, noto in Brasile come Consiglio Popolare, e riassume la formulazione di sette gruppi tematici incentrati su salute, istruzione, ecologia, cultura, finanza, sovranità digitale e istituzionalizzazione dei diritti. Secondo Stedile, oltre 120 organizzazioni hanno partecipato al processo di elaborazione delle proposte, sistematizzate in un documento consegnato ai presidenti.

Crisi della governance globale e della sovranità economica

Secondo il Consiglio del Popolo, il mondo sta attraversando una grave crisi di governance guidata dalle potenze occidentali, che minaccia la sopravvivenza delle democrazie e la sovranità dei popoli. “Se vogliamo salvare la civiltà umana, dobbiamo creare nuovi meccanismi di cooperazione internazionale”, ha affermato il leader brasiliano.

Il superamento della dipendenza dal dollaro è stato indicato come una delle priorità. Il Consiglio ha espresso sostegno alla creazione di sistemi di pagamento propri tra i paesi BRICS+ e ha apertamente sostenuto la dedollarizzazione delle economie. Ha inoltre auspicato la tassazione delle grandi fortune e la lotta al capitale speculativo che opera nei paradisi fiscali.

“I milionari stanno diventando sempre meno numerosi, ma stanno concentrando sempre più la ricchezza. Il sistema internazionale deve controllare questo capitale e destinare le risorse alla lotta contro povertà, fame e disuguaglianza”, ha affermato Stedile.

Finanziamento di progetti popolari e voce permanente

Tra le proposte presentate, il Consiglio ha sostenuto che la Nuova Banca di Sviluppo (NDB) dei BRICS+, presieduta dall’ex-Presidente brasiliano Dilma Rousseff, crei meccanismi che consentano il finanziamento diretto dei progetti sociali sviluppati dalle organizzazioni popolari nei paesi membri.

Il pronunciamento ha incluso anche una richiesta di partecipazione continua della società civile irganizzata ai prossimi vertici. Secondo Stedile, il Consiglio sta già preparando una serie di attività per la seconda metà dell’anno, tra cui un incontro dei giovani in Sudafrica a settembre, una conferenza allargata a Salvador di Bahia a ottobre e la prossima riunione internazionale del Consiglio a Mosca a novembre.

Al termine del suo discorso, il leader ha espresso sostegno all’ingresso di nuovi paesi nei BRICS+ e ha rafforzato la difesa del popolo palestinese. “Dobbiamo fare ogni sforzo per salvare il popolo palestinese dal genocidio, così come condanniamo tutte le guerre e, in particolare, l’aggressione contro il popolo iraniano”, ha affermato.

“Parlo qui a nome dei membri del Consiglio Civile dei Popoli. Sono affiancato dal compagno Raymond dal Sudafrica e dalla compagna Victoria dalla Russia, in qualità di rappresentanti di questo sforzo per la costruzione di un Consiglio Civile dei BRICS+, discusso durante l’incontro di Kazan e che ora celebriamo, in quanto incorporato nel paragrafo 123 della dichiarazione finale di quel vertice, con l’approvazione istituzionale del funzionamento del nostro consiglio.

Crediamo che il Consiglio Civile dei Popoli – che riunisce organizzazioni popolari, accademiche, della società civile e imprenditoriali – sia essenziale per ampliare la cooperazione tecnica, scientifica e culturale tra i nostri popoli. Dato che questo non può essere compito esclusivo dei governi.

Da Kazan ad oggi, abbiamo lavorato intensamente. Abbiamo formato sette gruppi tematici sulla base dell’agenda proposta dalla presidenza brasiliana: salute, istruzione, ecologia, cultura, finanza, sovranità digitale e istituzionalizzazione dei diritti.

In questo periodo abbiamo riunito più di 120 organizzazioni. Negli ultimi due giorni ci siamo incontrati qui a Rio de Janeiro per preparare il progetto e abbiamo approvato un documento che vi verrà consegnato: 80 pagine con i nostri contributi in queste sette aree.

E continueremo a lavorare nel prossimo semestre. A settembre terremo un incontro con i giovani in Sudafrica. A ottobre terremo una conferenza con delegazioni di tutti i Paesi a Salvador, in Brasile. E a novembre terremo la prossima riunione del Consiglio Civile a Mosca. Ci auguriamo che tutti i governi ci sostengano e ci aiutino a garantire la partecipazione della società civile.

Si tratta di un’opportunità emblematica: è la prima volta che la società civile ha voce in capitolo in un incontro con i capi di Stato dei BRICS+. Siamo grati e desideriamo condividere la nostra visione politica su questo momento difficile che stiamo vivendo nel mondo.

Crediamo che il mondo stia affrontando una profonda crisi di governance occidentale, che richiede a tutti noi di impegnarsi a creare nuovi meccanismi di cooperazione internazionale se vogliamo salvare la civiltà umana.

Insieme a voi sosteniamo il superamento della dipendenza dalle valute occidentali nelle nostre economie e sosteniamo la creazione di meccanismi di pagamento alternativi per facilitare l’integrazione e lo sviluppo dei nostri Paesi.

Sosteniamo la tassazione dei milionari, sempre meno numerosi ma con un patrimonio sempre maggiore sotto il loro controllo. È necessario controllare il capitale speculativo nei paradisi fiscali e, nel farlo, garantire risorse istituzionali per combattere povertà, fame e disuguaglianza sociale.

Noi sosteniamo inoltre che la Banca dei BRICS+ – cara Presidente Dilma – crei meccanismi che consentano l’approvazione dei progetti sociali presentati dalle organizzazioni popolari.

E in qualità di portavoce del BRICS Journalists Forum, che si è riunito di recente anche a Rio de Janeiro e Belém (Brasile), proponiamo che i governi dei BRICS+ creino un’organizzazione pubblica delle grandi tecnologie, aperta e accessibile a tutti i popoli del Sud del mondo, in modo da poterci liberare dalla manipolazione e dal controllo delle attuali grandi corporazioni multinazionali tecnologiche USA, che agiscono ideologicamente e politicamente nei nostri paesi.

Sosteniamo anche le dichiarazioni del Presidente Lula a favore dell’ingresso di nuovi Paesi nei BRICS+.

E infine, vogliamo far sentire la nostra voce: dobbiamo urgentemente compiere ogni sforzo per salvare il popolo palestinese dal genocidio, così come condanniamo tutte le guerre e, in particolare, l’aggressione contro il popolo iraniano.

Grazie mille, Presidente.”

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