Ott 30, 2025 | Articoli

SOLIDARIETÀ A FRANCESCA ALBANESE DA GIURISTI E AVVOCATI PER LA PALESTINA

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Giuristi ed Avvocati per la Palestina esprimono la loro solidarietà a Francesca Albanese, indebitamente attaccata in pubblico dal rappresentante del governo italiano alle Nazioni Unite.
La dr.ssa Albanese è e resta una Special Rapporteur delle Nazioni Unite, che svolge con scrupolo, competenza e coraggio l’alto ruolo alla quale è stata chiamata;
le infondate accuse e le volgari offese che le sono state rivolte, prima dal rappresentante dello Stato di Israele, poi dal rappresentante permanente della Repubblica italiana Maurizio Massari, sono una offesa non solo alla sua persona, ma al suo ruolo ed al ruolo ed al prestigio ed autorità delle Nazioni Unite.
Purtroppo il rappresentante del governo italiano, evidentemente sulla base delle istruzioni ricevute da tale governo, invece di tutelare una propria concittadina che ricopre un ruolo tanto importante nel consesso delle Nazioni Unite dalle deliranti offese di stregoneria pronunziate dal rappresentante del Governo di Israele, e di quelle altrettanto gravi provenienti dal rappresentante di Orban, ha deciso di denigrare il lavoro della Relatrice e di accusarla apertamente di aver violato gli obblighi di integrità, imparzialità e buona fede.
Ai fatti descritti con coraggio, onestà e rigore da parte di una giurista oggi sostenuta dal consenso della gran parte della popolazione mondiale e di quella italiana, coloro che difendono le ragioni del genocidio in corso che ha fatto finora oramai almeno settantamila vittime di cui oltre un terzo bambini, non sanno opporre altro che accuse sconnesse e deliranti.
La scomposta presa di posizione del rappresentante italiano e le sue aperte accuse di violazione del codice di condotta alla relatrice , se condivise e non smentite dal Ministro degli Affari Esteri e dal Governo, non fanno che confermare le ipotesi di complicità nel crimine di genocidio che ci hanno condotto a chiedere alla Procura presso la Corte Penale Internazionale di indagare sulle responsabilità dei membri del governo italiano anche contro i nostri Governanti, che hanno dato e continuano a dare copertura politica e materiale ai crimini del Governo di Israele. Dobbiamo purtroppo registrare al riguardo anche il persistente silenzio del Presidente della Repubblica, che dovrebbe invece far sentire la sua voce di supremo garante dell’ordinamento costituzionale.

🇬🇧 English Translation

Jurists and Lawyers for Palestine express their solidarity with Francesca Albanese, who has been unjustly attacked in public by the representative of the Italian government to the United Nations.
Dr. Albanese is, and remains, a United Nations Special Rapporteur, who carries out with diligence, competence, and courage the high role to which she has been appointed.
The unfounded accusations and vulgar insults directed at her—first by the representative of the State of Israel, and then by the Permanent Representative of the Italian Republic, Maurizio Massari—are an offense not only to her as a person, but also to her role, and to the role, prestige, and authority of the United Nations itself.

Unfortunately, the representative of the Italian government, evidently following the instructions of that government, instead of defending an Italian citizen who holds such an important position within the United Nations against the delirious accusations of witchcraft made by the representative of the Government of Israel, and the equally serious ones made by the representative of Orbán, chose instead to denigrate the Rapporteur’s work and to openly accuse her of violating obligations of integrity, impartiality, and good faith.

Against the facts described with courage, honesty, and rigor by a jurist now supported by the consensus of most of the world’s population—and a large part of the Italian people—those who defend the ongoing genocide, which has so far caused at least seventy thousand victims, over one-third of them children, can only respond with incoherent and delirious accusations.

The unrestrained stance taken by the Italian representative, and his open accusations of a violation of the code of conduct by the Rapporteur—if shared and not refuted by the Minister of Foreign Affairs and the Government—only confirm the hypothesis of complicity in the crime of genocide, which has led us to request that the Office of the Prosecutor of the International Criminal Court investigate the responsibility of members of the Italian government, who have given and continue to give political and material support to the crimes of the Government of Israel.

We must also unfortunately note the persistent silence of the President of the Republic, who should instead raise his voice as the supreme guarantor of the constitutional order.

🇪🇸 Traducción al español

Juristas y Abogados por Palestina expresan su solidaridad con Francesca Albanese, injustamente atacada en público por el representante del gobierno italiano ante las Naciones Unidas.
La Dra. Albanese es y sigue siendo una Relatora Especial de las Naciones Unidas, que desempeña con esmero, competencia y valentía el alto cargo al que ha sido llamada.
Las acusaciones infundadas y los insultos vulgares dirigidos contra ella—primero por el representante del Estado de Israel y luego por el Representante Permanente de la República Italiana, Maurizio Massari—constituyen una ofensa no solo a su persona, sino también a su cargo, así como al prestigio y la autoridad de las Naciones Unidas.

Lamentablemente, el representante del gobierno italiano, evidentemente siguiendo las instrucciones de dicho gobierno, en lugar de proteger a una compatriota que ocupa un puesto tan importante en el seno de las Naciones Unidas frente a las delirantes acusaciones de brujería pronunciadas por el representante del Gobierno de Israel, y a las igualmente graves del representante de Orbán, ha decidido denigrar el trabajo de la Relatora y acusarla abiertamente de haber violado los deberes de integridad, imparcialidad y buena fe.

Frente a los hechos descritos con valentía, honestidad y rigor por una jurista hoy respaldada por el consenso de la mayor parte de la población mundial y también de la italiana, quienes defienden las razones del genocidio en curso—que ha causado hasta ahora al menos setenta mil víctimas, de las cuales más de un tercio son niños—no saben oponer otra cosa que acusaciones incoherentes y delirantes.

La descompuesta postura del representante italiano y sus abiertas acusaciones de violación del código de conducta contra la relatora—si son compartidas y no desmentidas por el Ministro de Asuntos Exteriores y el Gobierno—no hacen sino confirmar la hipótesis de complicidad en el crimen de genocidio, que nos ha llevado a solicitar a la Fiscalía de la Corte Penal Internacional que investigue las responsabilidades de los miembros del gobierno italiano, quienes han dado y siguen dando apoyo político y material a los crímenes del Gobierno de Israel.

Debemos lamentar también el persistente silencio del Presidente de la República, quien debería alzar su voz como supremo garante del orden constitucional.

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