di Alessandro Di Battista

Diciamolo chiaramente: non sono più Stati Uniti d’America, sono Stati Uniti di Israele.
Ieri al Consiglio di Sicurezza dell’ONU si è discussa una bozza di risoluzione per chiedere il cessate il fuoco a Gaza.
Il Consiglio di Sicurezza oggi è composto da 15 Paesi: i 5 permanenti (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) e 10 eletti a rotazione (Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Pakistan, Panama, Corea del Sud, Sierra Leone, Slovenia e Somalia).
Sapete com’è andata? 14 Paesi hanno votato a favore, nessuno si è astenuto. Soltanto uno ha votato contro: gli Stati Uniti. E dato che i membri permanenti hanno il diritto di veto (una porcheria assoluta) è bastato il no di Washington per affossare la risoluzione nonostante il sostegno praticamente unanime. È questa la “democrazia” internazionale: il volere del mondo calpestato dall’arroganza e dalla complicità dei nordamericani. Segnalo che questa è la sesta volta in due anni che gli Stati Uniti utilizzano il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza per consentire a Israele di continuare il genocidio dei palestinesi.
Questa volta la bozza definiva la situazione a Gaza “catastrofica” ed esortava Israele a rimuovere tutte le restrizioni per consegnare aiuti umanitari ai 2,1 milioni di palestinesi intrappolati nella prigione a cielo aperto di Gaza.
Gli Stati Uniti hanno giustificato il veto con la solita scusa: il testo non condannava abbastanza Hamas. Ma nel documento era esplicitata chiaramente la richiesta ad Hamas di restituire gli ostaggi.
Fonte: “Scomode Verità”, 19/09/2025
Fonte: https://www.facebook.com/dibattista.alessandro

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