Lug 2, 2025 | Articoli

Ci basta scendere in piazza per chiedere la fine del genocidio?

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QUESTA MATTINA MI E’ GIUNTA LA COMUNICAZIONE CHE PUBBLICO IN CALCE AL POST.

Le notizie che arrivano dai Territori Occupati, sono altrettanto inquietanti di quelle da Gaza. Non c’è nulla di casuale in tutto questo, nulla di occasionale, tutto invece è preordinato. Il 7 ottobre è stato un pretesto, uno dei tanti colti dai sionisti per portare a termine la pulizia etnica del popolo palestinese. Uccidere, scacciare, prenderli per fame, per sete, per mancanza di cure mediche. Nel complice silenzio della miserabile “comunità internazionale”, di cui la nostra Italia, rappresentata da Meloni, Salvini e Tajani, è la punta di diamante. Nessuno potrà perdonarci, nessuno nei decenni, negli anni, nei secoli futuri

La sola consolazione è pensare che il sionismo morirà, che Israele ha perso ogni preteso, asserito “diritto a difendersi”, anzi ad “esistere”, alla faccia dei Gad Lerner e dei Paolo Mieli e compagnia berciante che mi hanno accusato di essere stupido, ignorante e dulcis in fundo, un “antisemita inconsapevole”. O peggio, della infamissima Fiamma Nirenstein, che fu tra le prime a urlarmi l’accusa (togliendo l’ “inconsapevole”, per giunta), in un programma televisivo all’indomani del 7 ottobre 2023. Alla faccia di quanti si dichiarano parte della “Sinistra per Israele”. Alla faccia di pappagalli che ripetono “Israele unica democrazia del Medio Oriente”. Alla faccia di quanti ripetono che gli ebrei hanno sofferto tanto e siamo in debito con loro. Alla faccia dei tanti che rimangono in silenzio, che fingono di non capire che è in corso un genocidio, o si permettono di ripetere le stolte parole della signora Segre che pretende che solo quello perpetrato contro il popolo ebraico sia genocidio.

E’ giunto il momento di dire BASTA! e di mettere da parte ogni residuo dubbio sulla volontà di Israele di cancellare l’esistenza stessa del popolo palestinese.

Mi si irride quando propongo le nuove Brigate Internazionali contro Israele, ma che cosa contiamo di fare? Ci basta scendere in piazza per chiedere la fine del genocidio? Non smetteranno, perché oggi i sionisti israeliani sono i nuovi nazisti. Che siano maledetti nei secoli dei secoli.

(La foto è di Eloisa d’Orsi, Gaza, 2014)

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ECCO IL COMUNICATO.

In questo preciso momento: pulizia etnica a Masafer Yatta. Le forze israeliane stanno arrestando i residenti della comunità di Al-Markaz, tra cui donne e bambini, e li stanno caricando sugli autobus. Al momento, non è chiaro cosa ne sarà di loro. Gli arresti sono stati effettuati in seguito a una denuncia presentata questa mattina dai residenti alla polizia riguardo a un gruppo di coloni che si era introdotto nel loro frutteto con l’intento di vandalizzare alberi e frutti. Invece di ricevere protezione, sono stati arrestati con violenza, picchiati sia dai coloni che dai soldati e caricati su un autobus.

Non abbiamo riprese ravvicinate perché l’esercito sta confiscando e distruggendo i telefoni. Chiunque possa dare l’allarme o contattare la comunità internazionale, per favore ci aiuti.

Cari amici, Yigal Bronner. Un collega ha appena ricevuto questa notizia dagli abitanti di un villaggio sul monte Hebron meridionale. Quello del film Oscar “No other land”. Per favore, diffondete questa terribile notizia, siamo il gruppo accademico di ebrei e arabi dell’Università di Gerusalemme

https://www.facebook.com/100067641384479/posts/pfbid02DeVpYEArUc3GRCt5VXeBAMgZ5K57Dk3qkUPVASQ196oCvTD4XEDUtNcgnpTiz7XBl/?app=fbl

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