Stop Re Arm Europe – Stop Genocidio – stop guerra Iran
di Disarma
Aderiamo alla manifestazione nazionale del 21 giugno contro guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo, promossa dalle oltre 420 reti, organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno sottoscritto l’appello della Campagna europea StopRearmEurope.
La manifestazione nazionale del 21 giugno rientra nella settimana di mobilitazione europea, che si terrà dal 21 al 29 giugno in occasione del vertice della Nato a L’Aja, che proprio in quei giorni deciderà i dettagli del gigantesco piano di riarmo deciso dall’Unione Europea, e vedrà la convergenza di tante identità, tutte impegnate contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica, i diritti e la democrazia nel nostro paese.
L’attacco sferrato da Israele contro l’Iran è un evento che sconvolge ulteriormente la legalità internazionale e apre la strada ad una feroce resa dei conti in Medio Oriente col rischio di un escalation incontrollabile. La debole reazione della comunità internazionale al genocidio in corso a Gaza ha rafforzato il delirio di onnipotenza del Governo israeliano che punta a trascinarci in uno stato di guerra permanente. Il genocidio è stato messo al bando nel 1948 come il massimo oltraggio per l’umanità, come è stata messa al bando la guerra considerata un flagello dalla Carta dell’ONU. Bisogna fermare la corsa di questi due Cavalieri dell’Apocalisse (genocidio e guerra) messi in pista da Netanyahu.
Ugualmente inaccettabile è il progetto Re Arm Europe promosso dalla Commissione europea presieduta da Ursula Von der Layen con l’appoggio dei vertici dell’UE e del Parlamento europeo. Questo progetto prevede di mobilitare ulteriori 800 miliardi, in aggiunta alle spese militari correnti, consentendo ai paesi membri – pur di raggiungere l’obiettivo di spesa – persino di derogare ai rigidi vincoli di bilancio per i quali non è stato concesso alcuno sconto alla Grecia che nel 2015 attraversava una catastrofica crisi economico-sociale.
Una così ingente mobilitazione di risorse non punta a realizzare alcun miglioramento delle condizioni di vita dei popoli europei, non persegue alcuno sviluppo, non favorisce ma, al contrario, pregiudica ogni politica ambientale. In sostanza esprime una inconcepibile virata dal welfare al warfare, contraria alla Costituzione italiana, ai Trattati europei, all’idea stessa di Europa dei padri fondatori. Lo scopo di questa corsa al riarmo, condivisa con la Gran Bretagna e altri Paesi, è quello di prepararci a sostenere una guerra contro la Russia, come sostenuto esplicitamente dalla Von der Layen e dal Premier inglese Starmer. Evidentemente le due guerre mondiali che hanno devastato l’Europa nel secolo scorso non hanno insegnato nulle alle paranoiche classi dirigenti europee, che sono arrivate a definire la Russia come: “la minaccia più grave e senza precedenti per la pace nel mondo, nonché per la sicurezza ed il territorio dell’UE e dei suoi Stati membri”.
Presentare un paese come un aggressore imminente è l’alibi che serve per incrementare la tensione e giustificare questa folle corsa al riarmo. Noi non abbiamo alcun motivo per muovere guerra alla Russia, come la Russia non ha alcun motivo per muovere guerra all’Italia o ad altri paesi europei. L’idea stessa che si possa preparare una guerra con la Russia è pura follia. Una terza guerra mondiale sarebbe il suicidio dell’Europa e la fine della sua civiltà. In questo momento sono messi in discussione i valori fondanti dell’ordine internazionale delineato all’uscita dalla Seconda guerra mondiale per evitare all’umanità gli orrori che essa aveva vissuto attraverso due guerre mondiali e la shoah.
Contro questa follia si deve levare alta la voce dei popoli. Stop riarmo europeo, stop genocidio a Gaza, stop guerra all’Iran, stop complicità con Israele.
Il 21 giugno invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Roma a partire dalle h. 14 da Porta San Paolo.





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